Geniale iniziativa di un libraio di Polla che coniuga amore per la cultura e salvaguardia dell'ambiente


Geniale iniziativa di un libraio di Polla che coniuga amore per la cultura e salvaguardia dell'ambiente

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Libreria di Polla, dove un libro si compra con la plastica (da riciclare)
Michele Gentile, libraio del salernitano, fece parlare molto di sé con una campagna di sensibilizzazione e incentivo alla lettura dedicata ai giovanissimi che prevedeva un libro sospeso da regalare. Oggi rilancia l’iniziativa, ma aggiunge anche un pizzico di ambientalismo.
di Emanuela Di Pasqua


Ricordate il libro sospeso del libraio di Polla? L’iniziativa, che poi divenne virale fino a coinvolgere anche Feltrinelli, era una sorta di versione letteraria del caffè sospeso della tradizione partenopea. Solo che si trattava di un libro che ciascun acquirente poteva (e può tuttora) comprare e lasciare a un futuro acquirente. E’ anche prevista una volontà preferenziale: per esempio, «Alla ricerca del tempo perduto di Proust» vorrei lasciarlo a un giovane, magari a una ragazza, che ami leggere e sia attratta dall’introspezione. Il libraio, Michele Gentile ha deciso ora di intraprendere una seconda crociata da abbinare a quella contro la regressione della lettura: la lotta all’inquinamento e alla plastica.
La versione ecologica
Gentile, che gestisce l’Ex Libris Café, si è studiato infatti una versione eco-friendly del libro sospeso. E’ sufficiente portargli un po’ di plastica e lui ti omaggia di un libro. La motivazione è palese e nasce da una sofferenza: «Le statistiche sulla lettura in Italia sono scoraggianti: legge solo il 40 per cento della popolazione e solo una quota che va dal 5 al 10 per cento della gente acquista realmente un libro», dichiarava cinque anni fa intervistato dal Corriere.it. Si aggiunga poi l’emergenza plastica, che sta invadendo la terra e i mari e sulla quale c’è ormai un’attenzione costante e più che giustificata da parte dei media. E così Michele Gentile pensa di accoppiare le due nobili cause e tentare un virtuosismo notevole: plastica tolta alle strade, al mare e ai boschi in cambio di libri da divorare.
Il business
Michele Gentile racconta così la sua idea, illustrandone ragioni e sentimenti. Il sentimento è quello dell’amore per la lettura e la convinzione che i bambini siano naturalmente portati ad amare i libri: «Sono i grandi che li rovinano piazzando un cellulare in mano troppo presto ed evitando di incoraggiarli in questa nobile passione, ma io ho visto con i miei occhi quanto i piccoli siano spontaneamente affascinati dai libri in origine». Le ragioni sono economiche, nella convinzione che in futuro possa uscirne un modello di business.
Lo scambio con i rifiuti
Nel 2016 Gentile cominciò a coltivare l’idea di uno scambio bizzarro quanto interessante: rifiuti contro libri. Debuttò con l’alluminio, perché economicamente è un rifiuto che ha un suo peso e le piattaforme dove portava le montagne di rifiuti ricevuti gli davano un riscontro economico discreto, che lui dirottava in libri, soprattutto per i ragazzi e i bambini. «Un giorno venne in libreria un esercito di ragazzini della zona: avevano raccolto 3 quintali di alluminio girando per i locali nel post sabato sera. Stava diventando un successo e una scuola della zona lo propose addirittura come progetto didattico all’interno dell’offerta formativa». Qualcuno però a un certo punto si infastidì, come il signor Gentile lascia intendere. E l’iniziativa naufragò.
La raccolta
Michele Gentile però non si è arreso in questi anni ed è tornato con un’idea in continuità con la precedente, ma più simbolica (per il momento). «In sostanza valutai che il libro sospeso era per me un libro già venduto e che potevo permettermi di accettare plastica anche senza alcun ritorno». Il resto è cronaca, l’iniziativa ha incontrato l’entusiasmo di molte scuole e si è diffusa trasversalmente, finendo sulle pagine della Cnn e di El Paìs. I bimbi arrivano da scuole vicine e meno vicine, portano la loro bottiglia ed escono con un libro sottobraccio. Talvolta gli insegnanti sponsorizzano il libro sospeso di tasca propria. Una bella storia di intraprendenza concreta mista a idealismo, che ha sprigionato una valanga di generosità.


Fonte: CORRIERE.IT
3 giugno 2019
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