PILLOLE... : FREUD, LEONARDO E L'EGIZIO


PILLOLE... : FREUD, LEONARDO E L'EGIZIO

Pubblicato da: Admin  /  Letture: 1259  
Sigmund FreudL’enigma dell'animo femminile è stato risolto dal genio di Leonardo – più di quanto sia riuscito a Flaubert e Tostoi - e in pari misura dall’intuito di un egizio. Solo essi, il fiorentino e l’uomo della Sfinge, ci riportano all’indeterminatezza, le antinomie, a quel mix di inferno al miele e paradiso di pene che ne costituiscono i tratti effettivi.
La donna sconta una gabbia in cui la società, e il personale soffrire, pretendono di confinarla. E da tale costrizione, che troppo spesso diventa castrazione, nasce il promiscuo di fiamme e ghiaccio che ne specifica il sentire. Basta osservare il modo in cui ci guarda Monna Lisa, o come la Sfinge osservi il tramonto di Orione, per realizzare il senso di fascino e tragedia dell'eterno femminino.
C’è un terzo ermeneuta, in questa sfida al senso di una specie, ed è l’analista di Vienna, che fornisce una chiave convincente in ambito epistemologico. Per Freud, a differenza del maschio, che si affranca due volte dalla stessa figura (la madre, dapprima intesa come oggetto primario e poi come scopo di amore), la donna sconta un duplice distacco, intanto dall'imago materna (come accade per l'uomo) e quindi da quella paterna, destinataria del secondo indirizzo affettivo. Ora, se è già difficile liberarsi due volte del medesimo oggetto, figurarsene il costo se risulta diverso.


Carlo Capone


TAGS:   
Freud   

I Commenti sono bloccati