Il mio profilo



Sono nato tre volte. La prima a Napoli, la seconda quando ebbi Valentina e la terza scorgendo il mio primo libro alla Fiera di Torino.
Quanto alle morti, anch'esse parecchie. Il giorno in cui capii di non essere speciale, ad esempio, o quando presi una laurea e mi accorsi che ero depresso, o ancora nel varcar con cipiglio una soglia e venir accoppato da un urlo di sirena. Ahimè, nient'affatto partenopea. Ce n'è un'altra di fine, che non mi riguarda eppure ha inciso. E' quella di don Peppino Diana - un prete di Casal di Principe, vicino Caserta - scomparso la Domenica delle Palme del 94. Irruppero in sacrestia e gli piantarono due palle tra gli occhi. Dava fastidio, si disse. A lui il mio pensiero.
Cos'altro aggiungere? Mah, che un giorno, restituendomi il dattiloscritto di una relazione, la segretaria mi sorrise. Era bella, abbronzata e suadente, e perciò arguii. Sbagliando mire. "Scrive bene, lo sa?", disse. Ed io, un po' per delusione, vuoi per stizza da presa per ciullo ci restai. "Lo dice per l'aumento?", replicai, nel ricordo dei sei ai temi di italiano al Liceo. Poveretta, per un anno non beccò lira. Pensare che fu la prima.
Altro? Boh, la passione per la lettura, ma anche in questo scopro l'uovo. Ho cominciato a 14 anni con i 'Nove Racconti', è vero, ma che Salinger mi abbia trasmesso l'angoscia costruttiva non dirò neppure sotto tortura. Tant'è che lo piantai per Moravia. Co' salute, si dirà, ma tu a ragazze... niente proprio?
Come no, ci arrivo. La prima fu quella che abbiamo avuto tutti e perciò non ne parlo, chiedete a quel dottore. La seconda fu Marina, di anni dodici, per la quale fui così perso che ogni inquilino del palazzo - vedendomi accucciato sui gradoni delle scale, le guance tra le mani, gli occhi volti al suo uscio - prendeva a canticchiare 'Marina, Marina, Marina, ti voglio al più presto sposar'. Un giorno la madre, stufa di quel festival fuori porta, aprì e rivelò: "Ama un altro", "E chi ?", schizzai dallo scranno. "Alain Delon". "Che c'entra, è un attore", replicai. "Sì, e tu sì fesso". Da allora ho:
- sempre odiato le vedute marine.
- scelto come imprecazione preferita mannaggia la suddetta.
- servito la patria da carrista.

Ometto il racconto di altre storie. Vissute fidando in una supposta, al glicerolo, somiglianza con Marcello Mastroianni, e con esiti da 5 e ½ scarso, altro che Fellini.
Oggi, dopo una vita di pellegrinaggi - da potenti, bari, saltimbanchi, poveracci e onestanime - vivo a Borgomanero, dintorni di Novara. Lavoro molto, dormo bene e scrivo, scrivo sempre e dappertutto, finanche sui muri e i pacchetti di sigarette (che consumo in ragione di due alla settimana, per squallidi compromessi con Sirchia). Ma a Napoli ci torno, a Natale e via. Perchè per me il Natale senza le ciaramelle e gli zampognari, gli struffoli, i raffiuoli e i pastori non vale una cicca. Che fumo di nascosto mentre guardo Mergellina.


LibriCarlo Capone da anni si dedica alla narrativa e alla saggistica.
  • Il racconto "Austerliz" - finalista al Concorso letterario "D come donna", edizione 2003 - è stato pubblicato nella raccolta "E... non è successo niente", antologia dei racconti più significativi che hanno partecipato al Premio.
  • "Il naso di Pinocchio" (Sovera Multimedia, 2004), è il suo romanzo di esordio (presente al Salone del Libro di Torino, 2004 e di Francoforte, 2004).
  • Una lettura critica de Il naso di Pinocchio è stata inclusa nell'antologia curata da Bartolomeo Di Monaco "Generazioni a confronto nella letteratura italiana" (Marco Valerio Editore, 2006)
  • Il racconto 'La disubbidienza' è stato pubblicato nell'antologia di nuovi autori - curata da Bruna Miorelli e commentata da Gianni Turchetta - "Da un mondo all'altro" (Baldini Castoldi Dalai - La tartaruga, 2006).
  • Il racconto 'Dopo l'addio' è stato selezionato nell'Antologia "I Sentieri del cuore" (Edizioni Montag, 2010).
  • Il racconto 'Il mio Dante' è stato pubblicato nell'antologia "LA REGALE MARGINALITA'" (Fusta Editore, 2019).


Romanzi
» "School River" (2010)
» "Via da queste mura" (2010)
» "Il naso di Pinocchio" (2004)
» Recensione di Livio Romano
» Recensione di Bartolomeo Di Monaco
» Recensione di Laura Russello - Terza Pagina
» Un parere di Giorgio Bàrberi Squarotti
» Commenti dei lettori

Racconti
» Vigilia (2001)
» La Disubbidienza (2001)
» Austerliz (2003)
» Dopo l'addio (2004)
» Il mio Dante (2009)