Un parere di Giorgio Bàrberi Squarotti



Lettera di Bàrberi Squarotti Torino, 12 ottobre 2005

... il dono della Sua opera e della Sua lettera d'accompagnamento tanto cordiale e arguta mi hanno dato molta e partecipe passione nuova della letteratura che continuamente si reinventa e ricrea contro tutte le delusioni delle mode e della pubblicità.
Il Suo romanzo è fervido, avventuroso, bizzarro, ironico: c'è, sì, l'orso come ingombrante apparizione o presenza, ma ci sono anche i tanti altri personaggi curiosi e contraddittori come il protagonista, rappresentati dai vari punti di vista, da nessuno e centomila che è.
... Spero in qualche occasione di incontro. E, grato di tutto, La saluto affettuosamente


Giorgio Bàrberi Squarotti





Giorgio Bàrberi Squarotti GIORGIO BARBERI SQUAROTTI è uno dei maggiori critici letterari italiani. Giorgio Barberi Squarotti è nato nel 1929 a Torino, dove è vissuto e dove è scomparso nel 2017. E' stato ordinario di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino, critico militante, collaboratore de "La Stampa", direttore del Grande Dizionario della Lingua Italiana dell'Utet.

Ha al suo attivo moltissimi saggi, fra cui Il codice di Babele (1971); Fine dell'idillio, da Dante al Marino (1978); Il romanzo contro la storia (1980); D'Annunzio (1982); La poesia del Novecento (1985); La forma e la vita: il romanzo del Novecento (1987); Manzoni: le delusioni della letteratura (1988).

Ha scritto anche alcune raccolte di versi. Si è aggiudicato il premio speciale dalla giuria nel Premio letterario internazionale il "Mulinello" 2003 con Addio alla poesia del cuore.