SPAZIO SCRITTURA : L'UOMO CHE SALIVA SUI TRENI [4] - di Carlo Capone


SPAZIO SCRITTURA : L'UOMO CHE SALIVA SUI TRENI [4] - di Carlo Capone

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L'UOMO CHE SALIVA SUI TRENI
di Carlo Capone


- Parte terza -


Quando sei in un giro devi subire, specie se ti sei fatto il mazzo per entrarci. Ora io non dico mi sia andata male, un posto da dottò Rodrigo è un signor lavoro, e le soddisfazioni me le piglio: caciottella a Pasqua, struffoli e salame a Natale, mance per lavoretti, cambiata di biancheria due volte a settimana. Lo so è poco, un fior di personaggio guadampia altro, ma che vi debbo dire, prendere o lasciare: don Rodriguèz esige! e semmai sgarri si infuria e riferisce a Signò Manzoni. Ora io già sto appeso a un filo, inzomma sono in prova, metteteci che il Sommo mi vede male per via di quel rimorso, figuratevi se il padrone gli va a dire 'Alessà, levami di torno sto Ficuozzo, è un piantagrane'. Va bene così, anzi benissimo, ogni suo desiderio è ordine. Faccio l'esempio.

"Gennarì", se ne esce alle volte, " vammi a comprare le sicarette".
"Comandi!", scatto, pure se sto al camerino. "Di che marca, signò?".
"Animalo! stiamo ancora a questo? Voglio e' Mabbò, pacchetto oro. Fuori!",
E questa è una. Pooooi, poi non parliamo quando sta ingrifato, mi riferisco alle sere che c'ha il bisogno sessuale. Non mi dilungo perchè sapete a cosa alludo. Stu diec 'e scem, cu tutte e femmene che potrebbe avere, neh, di chi si va a sfessiare? di una madonnina infilzata! hai voglia a dire che è ricco, potente e affermato, che fuori porta c'è la fila, una chiorma di donne con certe cosce e zizze da svenire. Credete che gli importa? Se se, sentite cosa dice: "Voglio a Lucia mia, Gennà, 'a cchiù bella da 'nfrascata, vai e portala".
Che volete ribattere? tu con le donne è meglio che lasci stare? oppure: ma che uomo sei, uno che acchiappa in conto terzi? sapete che fine farei?
"Agli ordini, messere", gli rispondo. Apriti cielo. "Gennà, stiamo nel 600! - si fa paonazzo - e tu ancora co' messere? ma dove credi di esistere, al tempo di Alighieri? Bestia! se ci legge un critico scoppia il pata pata dell'acqua: ci licenzia a tutti!"
Quanto lo affocherei, in quei momenti, mi verrebbe perfino di tornare al mio treno. Ma poi si sa, la carriera esige, e perciò mi inchino:
"Come la volete stasera?"
Ci pensa, liscia il pizzetto e poi esplode, gli occhi sgranati dalla lussuria. "Leopardata! sìì, quanto mi arrizza il tanga con le macchie!" "Scappo, allora".
"Ma dove vai, cretino? me la vuoi portare in mutande? dicci di mettersi la pelliccia... Gennarì, ma mi raccomando, che sia di visone scuro. Intesi?"

Intesi una cippa. La signorina Lucia tiene i vizi. "Stasera preferisco il castorino", se ne esce appena arrivo. "No, signò, fatemi il santissimo piacere, il padrone ha detto di mettervi in visone". "Il visone?", porta le nocche ai fianchi, "e chi lo tiene? gliel'avevo pure chiesto, al piglianculo, e sai che mi ha risposto? c'ho le spese!"
Non è vero, questa donna mente, gliel'ho visto io, con questi occhi, il visone. E' che ne vuole un altro, ecco il motivo, perciò fa la preziosa. Inzomma lo piglia, come dire, per il sesso! Ieri sera mi ha detto. "Gennà, tu mi sai, sono una povera orfanella, faccio i salti per arrivare a fine mese."
"Vabbè, ma io che c'entro?"
"Ci azzecchi eccome. Mo' vai da lui e dici:" la signorina è indisposta"
"P'ammore e ddio! sapete dove mi manda?"
"Ma dove vuoi che mandi! quello è tutto fumo eccetera eccetera. Stammi a sentire, digli che c'ho le cose, e se lui si ingrifa, se piglia e scassa tutto, piazzi la botta."
"Sarebbe?"
Sarebbe che con il doppio visone il ciclo si appara. Mi capisci?"

Io? so che tornato a casa è scoppiata la guerra. Quel delinquento mi ha preso a schiaffi e nerbate al culo. E non vi dico quando si è visto davanti le mie chiappe. Non lo riporto perchè la voce gira, e se lo sapesse dottor Manzoni altro che rimorsi, quello si getta da sopra abbasso... scusate un momento, il talefono.
Pronto, casa Rodriguez, chi parla?....signò Manzoooni!! quale onore, passo il padrone? no? a me proprio volete? prego ...sì, sì, aaah, dite di ieri sera? ...no, don Manzò, un equivoco, diciamo un qui pro quo, sapete com'è il dottò Rodrigo, no? ... ma certo, è un'indecenza, 'na sporchizia... come come? vi è venuto l'infarto? uuuh, come mi dispiace...e come mai? per causa nostra ? dottò ma vi sentite bene, io non ho fatto niente, lo sporcacciono, il sodoma e gamorra è stato lui ..... oscellè, lo sanno tutti, quello c'ha il vizietto.... noooo, mica ho detto che ce l'avete pure voi? mai mi permetterei, il padrone, dicevo... come dite? ... eggià, questo pure è vero, alla fine ci rimette l'autore, eeeh, lo so, i critici, la reputazione, la storia patria, le chiacchiere della gente, su questo avete tutte le ragioni... no, adesso non vi seguo, come sarebbe? la colpa è tutta mia? ennòòòò, ennòòò, don Alessandro mio, questo è davvero troppo, sono una persona per bene io! che ci posso fare se don Rodriguèz è nu figlie e'.... zitto, per l'amor del cielo, non la dico la parola, voi però mettetevi nei miei panni .... sì, lo so, ubi maior io cesso... eggià, lui però c'ha il nome, e io ... eccerto, solo il treno.... cooome? eccellè! questa è una stilettata al cuore... per carità, non mi riferivo a voi - mannaggia la marina, oggi ne azzeccassi una! - anzi, i migliori auguri di prontissima guarigione... volevo dire che io... che inzomma... ah, già avete deciso? Stop, non dite niente, capito tutto, da domani sveglia alle sei eeee... sul serio? allora resto? madò, proprio sicuro? e cosaaa, inzomma chiii... dovrei? potete ripetere per piacere? io nei panni di...oscellè, voi vi sentite bene? ... massì che tengo alla carriera, ma mi state chiedendo di...pronto, prontoooo!

Gesù, chist è veramento pazzo, a questo gli ha dato di volta la cervella. Sapete che mi ha offerto? che ne parliamo a fà, non ci credereste! Vabbè ,lo dico, vah, tanto i cazzi sono i miei. Da domani prendo servizio in qualità di.... Monaca di Abbiategrasso!!!!



[continua]



Carlo Capone © 2005




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